Pari e patta. I Poveretti impattano sul 2-2 la serie col Vesignano. C'è la firma dell' L.K.M. nella vittoria per 9-5 sugli storici avversari
bianco-
granata (n.b.: ogni riferimento al centravanti Cuorgnatese e alla sua incrollabile fede calcistica è puramente casuale). E' una vittoria a tinte bianche (sempre vincenti con questi colori sociali) e anche gialle.
C'è del giallo, infatti, nell'abile mossa di depistaggio messa in atto da Mister Abrate in quel di martedì sera.
Lo scaltro coach si infiltra subdolo alla partitella di allenamento del Vesigna, diffonde voci false e tendenziose su una formazione dei Poveretti con al centro dell'attacco Pierre Contà. I Vesignani abboccano e Abrate li può sorprendere, schierandosi al campo da giuoco agguerrito con i pezzi da 90 dell'L.k.m.: Trione & Lunardi. Coppia d'assi. Margheritoni & Cotechinho ? Meglio. Kaka & Ronaldo? Molto meglio. Brigitta Bulgari & Anita Blonde? Beh... quella è tutta un'altra storia
. Le proteste dei Vesignani sono inutili. Il certificato medico presentato dal Dott.Marco Capone parla chiaro: Canova handycappato dalle vesciche
. Si soffre lo stesso, almeno in avvio di partita. In attacco la duplice assenza dei titolari Tha-Nardi si fa sentire. Ricky inchioda il risultato sul 3-1 per una buona mezzora, poi i
blancos escono alla distanza. 9-5 lo score finale. Scene di giubilo a Favria, caroselli per Rivarolo. E' fiesta.
Sandro Capone: voto
7.5 - L'anagrafe spietata dice 32 suonati e nel primo quarto d'ora i 60 minuti in inferiorità numerica patiti martedì si fanno sentire sulle gambe dello scunignizzo d'oro. Dall' 1-3 stacca il carretto e risorge come la Destra Europea. Metamorfosi Kafkiana: rincorre la vittoria con la stessa feroce determinazione con cui insegue le bollicine alla Voliera e in un amen ribalta la partita manco fosse un bancone di un Alex's Cafè qualsiasi.
Trascinatore.
Christian: voto
7.5 - Il pilone dei blancos scrive un trattato di calcetto sulle punte. Abrate e Gotta sono i suoi Furino e al buon Lunardi non resta che autoincoronarsi
le Roy. Feticista del passaggio di prima, è il fulcro di ogni azione. Più degli arcigni avversari, lo mette in grossa crisi la breve ma intensa presenza a bordo campo di una impudica liceale da combattimento in spregiudicato shorts estivo
. Lolite, tallone d'achille di alti e bassi. Noblesse d'oblige si rifiuta sdegnato di inseguire in copertura Rizza o qualsivoglia avversario, ma appena varca la metà campo da buon palo (della luce) illumina il gioco dei Poveretti. Calcetto in HD.
Faro e metronomo.
Edoardo: voto
7 - Il numero 10 delle merengues dè noaltri parte bene segnando come Carla Fracci in estirada il primo goal della serata per i Poveretti. Ingannevole è il goal più di ogni altra cosa. In marcatura è martirio. Arranca come Auro Bulbarelli in moto sul Pordoi e porta a casa un paio di foto non male dallo sgusciante cuginastro puntero. Il riscatto se lo serve su un cucchiaio d'argento: è l'infido goal in pallonetto che manda ai pazzi Ricky e ai titoli di coda la partita.
Altalenante.
Valerio: voto
7.5 - Qualità e quantità a dispetto di una dichiarata condizione fisica non ottimale, causata da un latente problema all'inguine frutto di una reverse cowboy con scappellamento a sinistra (non gliene voglia lo
psiconano al Governo n.d.r.) non perfettamente eseguita. Resistenza umana oltre l'ostacolo. In un Poveretti Team senza tutto l'attacco titolare, l'ultimo vincitore della Coppa Uefa fa di necessità virtù e si scopre spietato animale d'area da rigore.
Pichici camaleontico.
Paolo: voto
7 - Una vita da... esterno, a recuperar palloni; lui nato coi piedi buoni a lavorare sui polmoni; una vita da... esterno con dei compiti precisi; a coprire sulle zone di Massimino e altri avversari decisi, a giocare generoso; lì sempre lì, lì nella fascia, finchè ce n'ha; una vita da... esterno, da chi segna sempre poco e che comunque il suo goal da oppurtinista in mischietta lo porta a casa anche qui; una vita da... esterno, che il pallone lo dà sempre da Deo, lavorando meglio di Gasbarroni; anni di fatica e botte e vinci casomai i mondiali, una vita da... L'esterno che Ligabue non ha mai cantato.
Ispirato.
Marco:
s.v. - Resta al palo vittima di un tentativo di imitazione fin troppo ben riuscito della Strega di Dida. Viene contato fuori dai compagni, che al suono del gong lo sostituiscono prontamente con Ricky. Sul personalissimo cartellino di Rino Tommasi è KoT.
Steso.
Ricky: voto
6/7 - Nel primo tempo abbassa letteralmente la saracinesca. Prende tutto il prendibile e anche qualcosa di più. Un'improvvisa querelle familiare lo destabilizza quanto basta mentre il Titanic Vesigna inizia ad affondare improvvisamente. Alla fine della fiera, l'attacco atomico dei Poveretti lo punisce oltre le sue umane colpe.
Muro di gomma.
Leo: voto
6+ - 20 minuti buoni di trance agonistica. Incontenibile furetto. Impazza e imperversa sulla corsia di competenza, segnando anche il provvisorio 2-1 del Vesignano. Prematura erezione calciofila. Si spegne alla distanza, quando Gotta gli prende le misure e gli mette definitivamente la museruola.
Accalappiato.
Massimino: voto
6.5 - E' il nemico pubblico numero uno dei Poveretti, che lo mettono subito nel mirino. Sulle sue tracce si alternano Abrate, Trione, Capone e perfino Lunardi si scomoda e lo bracca nel momento decisivo del match. L'unione fa la forza, il ghepardo del Vesigna finisce stoppato nel lungo periodo. Preda dei bianchi cacciatori di attaccanti.
Ingabbiato.
Sandro Bianco: voto
6/7 - Il centroboa del Vesignano è caldo come il fuoco. Con due o tre finte ubriacanti manda al bar almeno un paio di volte l'astemio cugino. Apre e chiude le marcature per i suoi, ma non basta. Glaciale dal dischetto, puntuale sotto porta. Abbattuto solo nel recupero da un missile
terra-aria-cojones del suo compagno Raimondo. Sopravviverà, Ramona può dormire sogni tranquilli.
Salvo (p.s. : ogni rifermineto per contrasto al Toro retrocesso, giurin giuretta, non era voluto. Al menisco e al gomito integri io ci tengo
!!!)
Aldo: voto
6.5. La cosa migliore è stata il collo pieno a demolizione dei gioielli di famiglia della sua punta Bianco. La cosa peggiore, la maglia del Toro sfoggiata in campo
. Paraculismo politico post campagna elettorale o semplice operazione simpatia bipartisan ? Il dubbio resta. Per completezza d'informazioni, è stato il solito cuor di leone in difesa, ma coi blancos dei poveri di ieri c'era poco da fare.
Franco tiratore.